E’ arrivato al capolinea la regolamentazione dell’utilizzo del POS per i professionisti; infatti è stato pubblicato con la GU Serie Generale n.21 del 27-1-2014 il decreto del 24 gennaio 2014 riguardante le definizioni e gli ambiti di applicazione dei pagamenti mediante carte di debito. Il decreto si compone di 3 articoli, ma l’aspetto che secondo noi è rilevante è che la disposizione obbligherebbe ad accettare i pagamenti solo se dovuti da consumatori o utenti definiti come le persone fisiche che agiscono per finalità estranee all’attività imprenditoriale, commerciale, artigiana o professionale; per cui per le sole le prestazioni rese a consumatori finali (ovvero senza partita IVA) vigerebbe l’obbligo di accettare un’eventuale richiesta di pagamento delle proprie prestazioni con carta di debito.
Di seguito l’analisi del decreto.
Definizione di carta di debito: strumento di pagamento che consente al titolare di effettuare transazioni presso un esercente abilitato all’accettazione della medesima carta, emessa da un istituto di credito, previo deposito di fondi in via anticipata da parte dell’utilizzatore, che non finanzia l’acquisto ma consente l’addebito in tempo reale; per cui le carte di credito al momento sarebbero escluse.
Definizione di esercente: il beneficiario, impresa o professionista, di un pagamento abilitato all’accettazione di carte di pagamento anche attraverso canali telematici.
Definizione di terminale evoluto di accettazione multipla: terminale POS con tecnologia di accettazione multipla ovvero che consente l’accettazione di strumenti di pagamento tramite diverse tecnologie, in aggiunta a quella “a banda magnetica” o a “microchip”.
Ambito di applicazione (art.2): l’obbligo scatta per pagamenti superiori a 30 euro per l’acquisto di prodotti o servizi. In via transitoria e fino al 30 giugno 2014 l’obbligo sarà in vigore per i professionisti ed imprese che hanno avuto nell’anno 2013 un fatturato superiore a 200.000 euro.
Si ringrazia l’avv.to Tommasiello per la notizia.