Nuovi decreti attuativi del Jobs Act in Gazzetta Ufficiale
Nella Gazzetta n. 221 del 23 settembre sono stati pubblicati gli ultimi 4 decreti legislativi in attuazione del c.d. “Jobs Act” (legge 10.12.2014, n. 183). Tali decreti riguardano:
- Ammortizzatori sociali (D.Lgs. n. 148 del 14 settembre 2015);
- Attività ispettiva (D.Lgs. n. 149 del 14 settembre 2015);
- Servizi per il lavoro e politiche attive (D.Lgs. n. 150 del 14 settembre 2015);
- Rapporti di lavoro e pari opportunità (D.Lgs. n. 151 del 14 settembre 2015).
Ecco i link ai decreti: D.Lgs. 148/2015 ; D.Lgs. 149/2015 ; D.Lgs. 150/2015 ; D.Lgs. 151/2015 . Sinteticamente, le principali novità riscontrabili sono le seguenti:
- la durata della NASpI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego) viene stabilita in 24 mesi in maniera strutturale;
- semplificazione mediante un unico testo normativo per la cassa integrazione e per i fondi di solidarietà di 47 articoli, abrogando oltre 15 leggi e norme stratificatesi negli ultimi 70 anni, dal 1945 a oggi.
- istituzione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che avrà il compito di coordinare, sulla base di direttive emanate dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, l’attività di vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria;
- istituizione dell’ANPAL, Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, una Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, formata dalle strutture regionali per le Politiche attive del Lavoro, dall’INPS, dall’INAIL, dalle Agenzie per il lavoro e dagli altri soggetti autorizzati all’attività di intermediazione;
- semplificazione dell’inserimento mirato delle persone con disabilità;
- la modifica alla c.d. maxisanzione per il lavoro “nero” con l’introduzione degli importi sanzionatori “per fasce”, anziché legati alla singola giornata di lavoro irregolare e la reintroduzione della procedura di diffida, che consente la regolarizzazione delle violazioni accertate;
- modifica della composizione e delle competenze del Comitato nazionale di parità;
- tenuta del libro unico del lavoro in modalità telematica presso il Ministero del lavoro, a decorrere dal 1° gennaio 2017;
- revisione della disciplina dei controlli a distanza del lavoratore, per adeguare la disciplina all’evoluzione tecnologica, nel rispetto delle disposizioni in materia di privacy;
- l’introduzione della modalità esclusivamente telematica delle dimissioni del lavoratore, allo scopo di eliminare la pratica delle dimissioni in bianco che ha finora colpito, in particolare, le donne lavoratrici.
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Tiziano Tommasiello
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